Il titolo di questo articolo è un po’ “forte” ma è la domanda che ci siamo posti dopo un nostro breve ma intenso viaggio culinario nella capitale della pizza: Napoli!

Io e Alessandro siamo stati 4 giorni nella terra partenopea e abbiamo mangiato divinamente: sfogliatelle, babà, cuoppi (cono con varie specialità fritte all’interno), gelati e tanta, tanta buonissima pizza!
Ogni pasto era occasione per assaggiare cose nuove: pasticcerie e ristoranti erano una costante.

Al ritorno abbiamo ripreso immediatamente con la nostra dieta bilanciata e l’esercizio fisico ma sentivamo di voler continuare con quello stile di vita “festivo”, certamente non salutare e bilanciato.

Quindi ci siamo chiesti: mangiare male crea dipendenza?

Prima di tutto, cosa vuol dire mangiare male?


Analizzando la nostra gita culinaria, sicuramente abbiamo mangiato molti più zuccheri e grassi del solito.

I cibi ricchi di zuccheri e grassi stimolano il centro del piacere nel nostro cervello rilasciando la dopamina, un neutrotrasmettitore legato alle sensazioni di piacere e di ricompensa.
Uno degli ingredienti fondamentali per creare un’abitudine (buona o cattiva) è proprio l’ottenimento della ricompensa: minore è il tempo che passa dall’azione alla ricompensa, più velocemente la nostra nuova abitudine si formerà.

Se l’argomento ti interessa, ne abbiamo parlato in una newsletter passata “Puntare ad abitudini e non a obiettivi”.

Mangiando continuamente cibi di questo tipo, si crea quindi un circolo vizioso che è sempre più difficile da interrompere che può portare a conseguenze come aumento di peso e sensazione di stanchezza, oltre che ad un peggioramento della salute generale.

Grazie pianificazione dei pasti!


Il fatto di essersi accorti di questo avere questa sensazione, ci ha fatto rendere conto di quanto fossimo “cresciuti” dal punto di vista alimentare. Riconoscere di avere delle tentazioni è il primo passo per evitarle e questo, secondo noi, è dovuto al fatto che ci pianifichiamo i pasti e che seguiamo un alimentazione equilibrata e sana.

La chiave è quindi riconoscere il segnale del nostro corpo che ci dice "qualcosa non va" e agire di conseguenza. Per noi si è trattato di tornare a pianificare i nostri pasti su Weekly Menu, andare in palestra e ricordare quella bella gita che sicuramente rifaremo.

Iscriviti alla newsletter

Inviamo solo spunti di riflessione e consigli per una vita più sana ed equilibrata